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mercoledì 3 aprile 2019

DUE FAMOSI PITTORI ITALIANI DEL PRIMO NOVECENTO OPERARONO A VENAS LUNGO IL “JOU DE PATIN”!



     La tempesta Vaia di fine ottobre 2018 ha modificato, con il crollo e successivo taglio di molti alberi, il panorama di tante parti del Cadore. Tra queste, c’è la zona del “Jou de Patin” a Venas, situata all’inizio del paese per chi va verso Cortina.   
     Tale zona è delimitata a valle dall’edificio detto “alla Rotonda” che si trova lungo la Strada Statale di Alemagna e a monte dalla località detta in dialetto “Jou” (in italiano si traduce, come nome di località: "Giau", mentre come nome proprio: "vallone" come spiegato meglio più avanti).
     Nella foto seguente, a causa della scomparsa degli alberi, si riescono adesso a vedere sia l’edificio “alla Rotonda” (a destra in basso - lato ovest -), sia la borgata “Giau” a sinistra in alto con la bianca Villa Alma:

 

     Naturalmente il “Jou de Patin” prosegue il suo ripidissimo andamento verso il Boite, dove questo forma il Lago di Valle (artificiale), oggi quasi completamente interrato. La traduzione di “jou” [iò-u] dal cadorino  (presente solo a Venas e Oltrechiusa) è “vallone”, che così viene descritto dalla Treccani: “Depressione delle regioni montuose con solco stretto, fiancheggiata da pareti quasi a picco, subverticali; il suo profilo longitudinale denota una giovinezza di forme, con frequenti salti e cascate”. Inutile dire che Venas, per la sua posizione impervia (non per niente i suoi abitanti sono chiamati “talarèi” = ragni), è piena di “jou”!
      Non tutti sanno che proprio in questa minuscola porzione di territorio operarono nei primi anni del Novecento due famosi pittori italiani.
      Il primo, Ubaldo Oppi (Bologna, 29 luglio 1889 – Vicenza, 25 ottobre 1942) frequentò Villa Alma sopra descritta; il secondo, Ottone Rosai (Firenze, 28 aprile 1895 – Ivrea, 13 maggio 1957) frequentò l’allora locanda “Alla Rotonda”, che compare nella stessa foto.
      Del collegamento di Ubaldo Oppi con Venas, riporto la voce “Giavi Roberto” del mio ARCHIVIO LADINO CADORINO DI VENAS:

Giavi, Roberto "de Sote" (Venezia, 1918, ma con casa a Venas (Villa Alma)-2001) Ufficiale degli alpini, partecipò alla campagna di Russia nella divisione Julia durante la seconda guerra mondiale. Imprenditore nel ramo del carbone e del petrolio. Fu presidente della Camera di Commercio e Console Onorario del Messico a Venezia. Il padre di Roberto, Tomaso Giavi era nato a Giau di Venas nel 1879. Si era poi trasferito a Milano e a Venezia. Sposò la nobile Alma Leone Masciadri (1892-1986) nota per aver tenuto a Milano negli anni '60-70 un salotto frequentato da personaggi famosi e per essere stata ritratta dal pittore Ubaldo Oppi nel quadro che lo stesso presentò nel 1928 alla XVI Biennale di Venezia e che qui si riporta:

 Ubaldo Oppi - ritratto di Alma Leone Masciadri (da Internet)

    
     Altri due quadri di Ubaldo Oppi, che frequentava abitualmente Villa Alma, intitolati "SERA A VENAS" e "PAESAGGIO CADORINO" chiaramente riprendono il paesaggio dalle vicinanze della stessa Villa Alma  e sono stati trovati, il primo su questo sito, e il secondo da una foto di collezione privata:

https://www.christies.com/lotfinder/Lot/ubaldo-oppi-1889-1942-sera-a-venas-4399160-details.aspx 


UBALDO OPPI - SERA A VENAS

     UBALDO OPPI - PAESAGGIO CADORINO


      Per quanto riguarda Ottone Rosai, sapevo che anni fa nella soffitta della “Rotonda”, (attualmente appartenente ai Giavi/Zandonella, Toscani/Baldovin e Olivo) erano stati trovati dei suoi quadri, uno dei quali, che ritrae proprio l'edificio della Rotonda, vidi poi riprodotto in un catalogo del pittore fiorentino.
      Ho poi trovato in Internet la seguente descrizione dei tale quadro:

Link sito Arts and Culture:


OTTONE ROSAI - ALLA ROTONDA
Foto originale Arts and Culture
e di seguito foto di come si presenta attualmente "la Rotonda" dalla posizione originale (approssimata) del punto di esecuzione del quadro:


OTTONE ROSAI - Particolare della insegna del quadro “Alla Rotonda”



Descrizione(dal sito suddetto)

     Unico superstite della serie di quadri dipinti da Rosai presso la locanda Alla Rotonda di Venas di Cadore, è anche quello di maggior formato tra i pochi noti eseguiti in quell’anno. Da quello che l’artista stesso ci racconta nei volumi delle sue autobiografie, risulta dipinto durante il suo soggiorno nel paese del Cadore, dove Rosai, volontario al fronte, passa qualche tempo a riposo, lontano dalle trincee, per ordine del suo medico. A quanto risulta, è un abituale frequentatore della trattoria Alla Rotonda, i cui volumi campeggiano al centro dell’opera; l’opera è stata rinvenuta nella soffitta della locanda, come pure altre sue tele, che eseguì in cambio di vitto e alloggio. A quel tempo la sua attività di pittore pare venisse sostenuta da un capitano di brigata, che lo riforniva di tele e colori.

      Il dipinto rivela uno studio dell’architettura dal vero dell’edificio della locanda e un debito verso le volumetrie cubiste, stemperato dal ricordo della pittura di Cézanne, che caratterizza tutta l’arte di Rosai.

Testo di Michela de Riso



Dettagli



Titolo: Alla Rotonda

Creatore: Ottone Rosai

Data: 1916

Dimensioni reali: w40.7 x h50 cm

Provenienza: Milano, collezione Luigi Cavallo

Tipo: painting

Diritti: Immagini Gardaphoto, Salò

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"La Rotonda” lato est



Villa Alma

Venas di Cadore, 22 aprile 2019

Giancarlo Soravia

NUOVO BLOG DI GIANCARLO SORAVIA

Gentili lettori ,    sono lieto di annunciare l’apertura del mio nuovo Blog intitolato:   “Raccolta Articoli di Giancarlo Soravia sulla Dife...